Non esistono confini nella mente di chi inventa

La vela è uno sport dove ciò che conta davvero sono due elementi: la presenza del vento, magari anche nella direzione giusta, e il lavoro simultaneo e coordinato di tutto l’equipaggio nelle operazioni di bordo. Anche se può sembrare insolito, questo sport ha molta affinità con la gestione di un’azienda: è sufficiente cambiare le parole “vento” con commesse e nuovi progetti, ed “equipaggio” con risorse umane della società.

Ciò che più caratterizza una barca a vela lo il rivela nome stesso: le vele, quelle stupende tele triangolari al di sopra della chiglia, incurvate dal vento, che si stagliano all’orizzonte di un mare al tramonto. Quelle vele sono la propulsione della barca, e ruotate nel giusto verso rispetto al vento spingono la barca nella direzione desiderata dall’equipaggio. Hanno nomi buffi e altisonanti: la randa, il fiocco, lo spinnaker, il genova…parole senza senso per chiunque tranne che per i velisti, per i quali ognuno di quei nomi corrisponde ad un preciso schema di movimenti e azioni congiunte dell’equipaggio per mettere quella vela a favore del vento.

Se cambiamo i denominatori, ci accorgiamo delle similitudini con il sistema produttivo aziendale: all’entrare di una nuova commessa/vento, tutto il personale si attiva in un processo congiunto dove ogni singolo mette la sua professionalità nella sfera di competenza del progetto, al fine di concorrere alla realizzazione e messa in servizio del manufatto. Un lavoro di squadra preciso e puntuale che ben conoscono i velisti.

Ma il mare, come il mercato, presenta una “marea” di rischi, a volte prevedibili e a volte no. A volte nelle tempeste burrascose ti trovi a dover navigare a vista, e poco si può fare in questi casi: è una lotta contro madre natura per la sopravvivenza che vede necessario collaborare tutti insieme senza sosta per non infrangersi contro gli scogli. Questo scenario avrà strappato qualche sorriso amaro tra voi lettori: il mercato post-crisi ha portato un declino dei prezzi e contemporaneamente ha richiesto un adeguamento forte al fenomeno della digitalizzazione dei sistemi, che ha spinto contro quei scogli non poche aziende che non hanno saputo o potuto riorganizzarsi e investire. La nostra realtà, come molte altre, combatte ogni giorno per assicurarsi la giusta distanza di sicurezza da questi “scogli”, sostenuta dalle armi più potenti che un’azienda possa avere: le risorse umane e la volontà di continuare ad andare avanti, di cavalcare le onde dell’evoluzione tecnologica e non farsi travolgere.

“Non esistono confini nella mente di chi inventa”. Questa frase è il perfetto connubio tra queste due attività, tanto distanti quanto simili. Per noi, che ogni giorno ci troviamo a inventare soluzioni sempre nuove e originali per soddisfare le domande dei nostri clienti, non esistono confini alla creatività. Ed è per questo che abbiamo accettato con entusiasmo questa sponsorship con i ragazzi di SestoSenso sailing team, un gruppo di amici uniti dalla passione per il vento e per il mare, che di creatività per ottenere il massimo dalla barca ne hanno da vendere. Con loro condividiamo principi fondamentali e imprescindibili: passione, resilienza e lavoro di squadra.